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Si intende per scoliosi un dismorfismo del rachide che presenta una deviazione permanente laterale e rotatoria alla quale conseguono gravi alterazioni estetiche e funzionali.
L’ atteggiamento scoliotico invece è un paramorfismo della colonna vertebrale visibile quando la colonna è sotto carico (cioè in funzione) “ scoliosi funzionale”. E’ molto importante fare diagnosi precoce e iniziare la terapia della riprogrammazione della postura quando i bambini presentano un atteggiamento scoliotico per evitare che si forma una vera scoliosi. Infatti a questo stadio ripristinando l’equilibrio muscolare mettendo in equilibrio tutti i recettori posturali si protegge il bambino dall’insorgenza della scoliosi durante la fase di crescita e si ottiene un raddrizzamento della colonna vertebrale.
CLASSIFICAZIONE DELLA SCOLIOSI
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In base all’eziopatogenesi
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SCOLIOSI IDIOPATICHE
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SCOLIOSI CONGENITE
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SCOLIOSI ACQUISITE
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In base all’età della prima osservazione
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SCOLIOSI NEONATALI
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SCOLIOSI INFANTILI
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SCOLIOSI GIOVANILI
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SCOLIOSI DELL’ADOLESCENZA
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In base alla sede della curva primitiva
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SCOLIOSI LOMBARI
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SCOLIOSI DORSOLOMBARI
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COMBINATE DORSALI E LOMBARI
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DORSALI
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CERVICODORSALI
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In rapporto all’ entità della deviazione angolare
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SCOLIOSI INFERIORI AI 20°
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SCOLIOSI TRA 20°-40°
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SCOLIOSI SUPERIORI AI 40°
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Le scoliosi idiopatiche o essenziali rappresentano il gruppo più importante (80-90%), prevalenza del sesso femminile.
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SEGNI E SINTOMI
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Slivellamento del normale parallelismo tra le due linee congiungenti le spalle e le creste iliache
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Slivellamento di una scapola
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Asimmetria dei triangoli della taglia
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Gibbo costale
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E’ importante valutare l’età scheletrica del rachide cioè il grado di residua attività delle cartilagini epifisarie delle vertebre, valutabile ad esempio con il test di Risser ( si effettua misurando il grado di copertura delle creste iliache da parte dei rispettivi nuclei di ossificazione.
Esempio del riequilibrio sul piano frontale in 2 bambini con atteggiamento scoliotico prima e a 24 mesi dopo l’inizio della riprogrammazione della postura.